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Il futuro dell’ufficio: il luogo di lavoro post covid
- dicembre 17, 2020
- Posted by: wp_8651298
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Come sarà il futuro dell’ufficio post covid? Ecco le proposte di Woods Bagot
Nel corso degli anni tutte le crisi hanno portato dei cambiamenti. Spesso si parla di una sorta di trasformazione che avverrà dopo il covid e in effetti con l’avvento della pandemia ci si è resi conto che le cose da cambiare in futuro sono veramente tante. Una di queste è sicuramente il luogo di lavoro. Vediamo come sarà il futuro dell’ufficio post covid.
Fino a febbraio si era infatti abituati a passare parte della giornata in ufficio, ma con la pandemia qualsiasi luogo di lavoro che coinvolga più persone si è rivelato non sicuro. Questo ha portato a riflettere su come cambierà quello che conoscevamo come ufficio una volta terminata l’emergenza sanitaria.
Durante l’anno sono state rilasciate delle linee guida su come possano essere riaperti gli uffici in maniera più sicura (entrate e uscite differenziate, divisori in plexiglass e misure simili di cui avrete certamente sentito parlare), ma la vera trasformazione è stata proposta da Woods Bagot, studio globale di architettura e consulenza, con il progetto Working From Home, Working For Work.
Secondo il progetto, nonostante molte aziende si stiano muovendo per mantenere, totalmente o parzialmente, il lavoro da remoto, non si può dimenticare l’importanza del luogo in cui si lavora. Questo perché lo smart working non può sostituire proprio tutte le esigenze di lavoro: l’ufficio ha valore di interazione sociale e stimola la collaborazione, la creatività e il senso di appartenenza.
Woods Bagot propone quattro diversi modelli di ufficio in cui il lavoro da casa ricopre un ruolo più o meno predominante, in quanto si prevede una combinazione di lavoro da casa e in ufficio nell’era post covid.
- Modello Culture Club. Divani, tavolini e sedie: non ci sono postazioni di lavoro singole. Le mansioni individuali vengono svolte a casa e si va in ufficio solo quando è necessaria l’interazione tra colleghi in un ambiente che stimola il welfare.
2. Modello In and Out. Questa seconda proposta favorisce tutte quelle aziende che continueranno a prediligere il lavoro agile e a permettere ai propri dipendenti di organizzarsi autonomamente il lavoro. Con uno studiato sistema a rotazione si avrà modo di lavorare sia da casa che in ufficio, con spazi che favoriranno sia il lavoro individuale che quello in team.
3. Modello Community Nodes. Formato da uffici disgregati collocati vicino le abitazioni dei dipendenti in modo da ridurre l’uso dei trasporti pubblici, questo modello di ufficio permette di lavorare fuori da casa in un insieme di “uffici satellite”. Inoltre, offre uno spazio centrale tipo il modello Culture Club, indispensabile per l’interazione tra colleghi.
4. Modello Collective. L’ultima proposta è un open space che vede l’alternarsi di luoghi di lavoro e luoghi di relax in piccoli team, in modo da evitare assembramenti e stare a contatto solo con i colleghi strettamente necessari allo scopo dell’interazione.
Le proposte di Woods Bagot possono adattarsi an un ampio spettro di modelli organizzativi in modo da trasformare per tutti l’ufficio in un luogo sicuro e allo stesso tempo stimolante.