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Trend 2021: Lavoro e Formazione
- gennaio 4, 2021
- Posted by: wp_8651298
- Category: Uncategorized
Le previsioni in ambito di lavoro e formazione nel 2021.
Ormai è evidente quanto la pandemia abbia sconvolto le nostre abitudini lavorative oltre ad aver inciso profondamente nelle nostre vite. Ma in che modo cambierà il lavoro nel 2021? Come saranno gli uffici? Come verrà gestita l’organizzazione del lavoro e della formazione?
Nell’ultimo anno i nostri articoli hanno trattato spesso degli argomenti chiave nel mondo del lavoro, primo tra tutti lo Smart Working.
Il lavoro da remoto è dovuto alla trasformazione digitale delle aziende, a sua volta accelerata dalla pandemia. Nel prossimo anno è previsto un miglioramento delle metodologie di lavoro agile al fine di permettere una maggiore flessibilità e una migliore integrazione dei dipendenti all’interno dell’organizzazione. Di fatto, diverse statistiche provano che gran parte delle aziende rivoluzionerà il proprio modo di lavorare e si rivolgerà sempre più verso nuove forme di lavoro agile. Quindi dimenticate lo smart working che conoscevate: ormai ne sono state capite le potenzialità, quindi si andrà incontro a un REALE SMART WORKING.
Questa situazione rappresenta tuttavia una sorta di crisi per la comunicazione interna che è fondamentale al fine di mantenere il contatto con gli impiegati. Di fatto, tante imprese hanno già iniziato a rafforzare la comunicazione nel 2020 e questo processo continuerà di sicuro nel 2021.
Dalla trasformazione digitale legata al lavoro da remoto si va all’importanza di una formazione digitale dei dipendenti. In effetti, la trasformazione digitale delle aziende dovuta alla crisi sanitaria ha generato la necessità di maggiore specializzazione degli impiegati al fine di realizzare al meglio le attività lavorative. Nell’ultimo anno, la maggior parte delle aziende ha offerto un supporto continuo tramite formazione per le differenti nuove competenze digital richieste.
Sempre nell’ambito di acquisizione di nuove competenze, si punta sulle nuove frontiere delle HR focalizzate su processi di upskilling e reskilling. Questi due processi danno una forte centralità al dipendente, in quanto si basano sullo sviluppo dell’organico esistente per renderlo quanto più preparato e autonomo possibile.
È previsto anche un cambiamento del luogo di lavoro: quello che conoscevamo come ufficio non esisterà più. Nonostante il ritorno in ufficio non sia tanto vicino, si prevede che gli uffici cambieranno molto soprattutto nelle dimensioni e nella creazione di nuovi spazi più sicuri per le persone. I luoghi di lavoro saranno quindi riprogettati per essere luoghi di incontro e di brainstorming per favorire la creatività
Altro aspetto centrale è anche il benessere del lavoratore. Con la crisi sanitaria sono nate nei dipendenti necessità nuove e diverse da quelle che avevano in precedenza. È sempre più difficile far combaciare vita personale e lavorativa anche a causa del lavoro da remoto che tende a fondere le due vite. Le organizzazioni offriranno quindi soluzioni e aiuto per questo tipo di problemi. Il wellbeing è stato un tema molto discusso anche nel 2020 come parte importante dei risultati delle imprese. Il leader dovrà quindi utilizzare la sua intelligenza emotiva per ascoltare e anticipare le richieste dei dipendenti al fine di ottenere il benessere dei lavoratori e quello aziendale.
Da come si evince dall’articolo tutto parte ovviamente dalla pandemia, che ha inevitabilmente accelerato i processi di digitalizzazione.
La strada verso il digital può rappresentare una salvezza dal punto di vista economico, ma dal punto di vista personale forse non eravamo pronti ad affrontare tutto questo così in fretta.
Per questo c’è bisogno anche nel 2021 di RESILIENZA.